La FGI non è solo ginnastica, seppur in ogni sua variante, ma in seno alla federazione più longeva d’Italia vi è anche il Parkour, disciplina che rientra nel settore Salute & Fitness.
L’Art Du Dèplacement o Parkour nasce negli anni ’90 in Francia, e nelle sue periferie urbane trova radicamento e spazio, costruendo nel tessuto architettonico un’idea di movimento totalmente libero e slegato dai crediti accademici.
La sua capacità di autocreazione di modalità e i contenuti motori, hanno permesso di espandersi in tutte le grandi metropoli, e combattendo lo stato di isolazionismo culturale e sociale che si vive spesso in periferia, creando un movimento che è scoperta di sé durante l’esplorazione dell’arredo urbano.
Proprio la Federazione Ginnastica d’Italia ha deciso di prendere l’ADD sotto la sua ala, e in questi giorni di quarantena forzata, il DTN di Salute & Fitness Roberto Carminucci ha riunito in videochiamata il Team Italia Parkour per un allenamento focalizzato all’allenamento postulare.
I tracciatori azzurri Nicolas Visintin, Mario Russo, Andrea Consolini, Rosario Pompeo Basile, Diego Minestrini, Fausto Vicari e Antonio Alberto Bosso si sono allenati e confrontati a distanza, sotto l’occhio dei tecnici Marco Bisciaio e Francesco Venturelli, e per la Campania 2000 Marco Castaldo e Andrea Prota.
L’unione di due distanze nel modo più efficiente ed economico possibile, in relazione a una gestualità ben precisa, è l’obbiettivo di un traceur – e in queste settimane dove i km dai nostri cari sembrano collimare tra un limbo omogeneo e un muro invalicabile, prendiamo spunto da questi atleti.