Com’è il tuo momento da atleta in quarantena ?
Credo non sia facile per nessuno questo periodo, tantomeno per noi atleti, ormai abituati a vivere in palestra e a stare in movimento tutto il giorno. Ma come ogni cosa della vita si cerca di affrontarlo a testa alta, con la consapevolezza che tutto ciò è per il nostro bene e che la salute di ognuno di noi è al primo posto nella scala delle priorità. Nonostante ciò, a casa si fa quel che si può: sto cercando di tenermi in forma allenandomi tutti i giorni sul terrazzo di casa, e mi diletto con altre passioni quali la cucina e il pianoforte.
Con la sospensione delle maggiori competizioni nazionali ed internazionali, molti atleti hanno dovuto spostare il loro calendario e ripianificare la preparazione, in che modo ti sei dovuto adattare ?
Fortunatamente la mia testa decisa e determinata mi aiuta in questo. Ciò che conta è non scordarsi mai perché lo si fa e di non perdere il focus sull’obiettivo principale che in questo caso è stato solamente rimandato a data da destinarsi. Perciò per ora cerco di tenermi in forma come meglio posso, dato che la condizione di continuità del lavoro è fondamentale nel nostro sport, e con l’aiuto del mio allenatore Gigi Rocchini penseremo a come pianificare nuovamente il calendario per arrivare pronti al primo appuntamento che ci si presenterà.
Il movimento della ginnastica artistica in Italia ha conosciuto nell’ultimo decennio un incremento in termini di risultati, atleti e radicamento sul territorio, dal tuo punto di vista come sarà il futuro della ginnastica in Italia ?
La ginnastica artistica è ed è stata sempre uno sport di importanza rilevante per il nostro paese. Non di meno fu la prima Federazione sportiva ad esser fondata in Italia e scrisse da sempre pagine indelebili per lo sport italiano grazie anche ai risultati dei grandi campioni che hanno scritto la storia di questo sport. Attualmente continuiamo ad avere risultati eccellenti in tutte le discipline, abbiamo nuove leve, molti giovani che si approcciano al nostro sport, e proseguendo in questo modo si continueranno a scrivere nuove pagine sempre più entusiasmanti; ma ci vuole più promozione.
Non può continuare a passare in secondo piano rispetto ad altri sport. Più promozione, quindi, a partire dalla “ginnastica per tutti” ad arrivare all’alto livello, passando per le nuove discipline, quali il parkour, che stanno avendo sempre più crescita. Per come la vedo il futuro della ginnastica non può essere che roseo.
Quali sono i tuoi progetti a breve e a lungo termine, anche oltre il mondo delle competizioni ?
Spero questo periodo finisca presto in modo che potremo tornare presto ad allenarci e si potrà pensare di nuovo in maniera più concreta. In questa situazione diventa difficile pensare a progetti futuri. Ma appena si potrà cercherò di tornare in campo gara al meglio sperando di poter aiutare la nazionale italiana nelle occasioni più importanti e nel frattempo continuo a studiare e cercherò di laurearmi in Scienze Motorie.
C’è stata non poca polemica per la mancata qualificazione della squadra maschile alle Olimpiadi, nonostante in campo internazionale nell’ultimo quadriennio il livello tecnico e prestativo, anche a vedere i risultati, si è alzato notevolmente, cosa pensi manchi ancora alla nazionale per essere tra le grandi al Mondo ?
Credo che la nazionale italiana allo stato attuale abbia tutte le carte in regola per essere tra le migliori squadre al mondo. E il risultato dell’ultimo Campionato del Mondo di Stoccarda, seppur non sia bastato per la qualificazione, lo testimonia. Una squadra forte e unita, che negli ultimi anni ha avuto un’ascesa incredibile ed è tornata a farsi notare in campo internazionale per il suo modo di fare ginnastica. La voglia di riscatto credo sarà il giusto innesco per tornare a farci valere.
Potessi consigliare qualcosa al ministro Spadafora per il momento neo che sta vivendo lo sport italiano, cosa gli consiglieresti ?
Credo sia giusto continuare con la linea prudente intrapresa in quanto la salute è più importante di ogni allenamento e di ogni competizione e quindi di non affrettare i tempi di ripresa. Quando arriverà il momento di ripartire bisognerà farlo tutelando la salute degli sportivi. Darei per ora la priorità agli atleti delle nazionali, favorendo in prima istanza gli sport individuali per proseguire poi con quelli di squadra e la riapertura totale delle palestre.
Vuoi fare un saluto in particolare ?
Il mio saluto è rivolto a tutto il mondo della ginnastica che in questo momento si trova a casa invece che nel proprio “habitat naturale”, sicuro che tutto ciò è necessario e che ci porterà in tempi brevi a riprenderci le nostre vite. Nel frattempo non trascuratevi e continuate ad allenarvi che fa bene alla salute.