Abbiamo raggiunto via Skype Elena Aliprandi, responsabile del settore individuale della nazionale italiana di Ginnastica Ritmica e membro del Comitato Tecnico della European Gymnastics per i piccoli attrezzi.
Insieme a lei abbiamo fatto il punto sulle ultime gare (Serie A e Irina Deleanu Cup), e ci ha raccontato la sua esperienza al servizio della European Gymnastics.
Prima dell’interruzione di tutte le gare, l’Italia ha preso parte all’Irina Deleanu Cup di Bucarest, portando a casa degli ottimi risultati sia con le Junior che con le Senior. Cosa ci sarà da migliorare in vista delle prossime uscite internazionali?
È stata una trasferta davvero positiva: per la prima volta abbiamo presentato sette Junior di alto livello dove si è potuto valutare una prestazione di gara che ha fatto la differenza.
Una ginnasta con una maturazione acquisita è stata Sara Rocca per via dell’esperienza acquisita.
Quello che manca è purtroppo la costanza all’approccio con la pedana: la preparazione era ad un buon punto e dovevamo continuare a fare delle gare internazionali al fine di far conoscere le nostre ginnaste e arricchirle di esperienza.
Considerando le Senior convocate, è stata una bella prestazione per tutte: Sofia Raffaeli (molto conosciuta in campo internazionale) è andata a podio, Sofia Maffeis è in proficua crescita, mentre Eleonora Tagliabue alla sua prima uscita internazionale da Senior si è distinta.
Purtroppo si è fermato tutto sul più bello, ma siamo sicuri che torneremo presto in pedana!
Il Campionato di Serie A di Ginnastica Ritmica è stata la prima delle tante gare interrotte. Ci può dare un commento sulle prove di Fabriano e Eboli?
Anche in questo contesto, se si fosse andati avanti, il lavoro delle società e delle ginnaste avrebbe avuto molta più rilevanza.
Molte stavano testando il programma nuovo proprio in prospettiva di un’annata piena di competizioni: sicuramente, i primi cinque/sei posti erano un po’ una “lotta all’ultimo sangue”. A parte la Faber Ginnastica Fabriano che era in testa, la lotta per accedere alla finale a sei era molto intensa.
Sarebbe stato un Campionato avvincente, speriamo di riuscire a recuperare le tappe mancanti almeno nel secondo semestre.
Con così tanto stacco e fermo, può succedere che le cose in campo gara cambino: in uno sport come il nostro l’esercizio quotidiano aiuta tantissimo, quindi speriamo che tutte le ginnaste tengano duro, in modo particolare quelle più grandicelle.
Nel 2021 ci saranno i Mondiali Junior, giunti alla seconda edizione: al momento risultano confermati?
Questa è una bella domanda: con il Comitato Tecnico della European Gymnastics ci stiamo confrontando al riguardo ed è tutto un dilemma.
Oggi come oggi facciamo fatica a programmare una data certa, questa situazione rende complicato elaborare un calendario con tutti gli eventi.
Al momento è difficile dare una conferma sullo svolgimento delle gare: come Unione Europea stiamo aspettando la fine di Maggio per vedere di riuscire a svolgere gli Europei nella seconda metà dell’anno e io me lo auguro. Come Comitato Tecnico stiamo spingendo perché c’è il rischio che le ginnaste del 2005 vedrebbero perso l’ultimo anno da Juniores e diventerebbero Senior già da Gennaio 2021 senza forse aver maturato un’esperienza sufficiente.
È stata rimandata a fine Maggio la decisione, stiamo facendo dei sondaggi con le varie nazioni per arrivare ad un Europeo di qualifica olimpica, ultimo step di qualificazione per le individualiste e le squadre Senior.
Ad oggi i Mondiali Senior e Junior e i Giochi Olimpici sono confermati per il 2021, ma è impossibile avere certezze. Sicuramente c’è la volontà di poter rinviare/posticipare le competizioni, invece di cancellarle.
In qualità di responsabile del settore individuale, ha già trovato qualche nome interessante che potrebbe ambire alla maglia azzurra?
Le ginnaste che potrebbero ambire alla maglia azzurra per il Mondiale 2021 sono tutte del 2006 e 2007, tra cui quelle che hanno partecipato al torneo in Romania.
Avevamo intenzione di portarne altre in vari tornei all’estero, ma purtroppo non tutte hanno avuto l’occasione.
Oggi fare dei nomi precisi sarebbe complicato: a Dicembre abbiamo svolto il Campionato Nazionale di Categoria e da lì abbiamo notato delle ginnaste molto interessanti.
Le ginnaste ci sono, c’era solo da capire chi proporre per un’attività individuale, chi per quella di squadra: domani su indicazione della Direttrice Tecnica Nazionale Emanuela Maccarani avremo un allenamento con quattordici ginnaste convocate, dal momento che non è possibile svolgere delle valutazioni online. Inizieremo a visionare quelle che avevamo segnalato per il lavoro di squadra. A questo allenamento parteciperemo io ed Emanuela Maccarani e le tecniche Julieta Cantaluppi, Letizia Rossi e Laura Lazzaroni.
La Federazione si sta muovendo per tenerle con attenzione, mentre per i collegiali attenderemo lo sviluppo della situazione nel nostro paese.
Da fine 2017 è parte del Comitato Tecnico della European Gymnastics per la Ginnastica Ritmica. Che ruoli ricopre all’interno della federazione Europea?
Siamo una squadra di sette, capitanata da Maria Petrova. Ognuna di noi ha un ruolo: il ruolo principale durante le gare è quello di controllare il codice dei punteggi, occupandomi della parte relativa al D3 / D4.
Mi occupo inoltre della parte tecnica: lo scorso anno, a Marbella, ho tenuto un corso tecnico per istruttori, portandomi una delle mie ginnaste.
Con questo incontro volevo dimostrare come si poteva arrivare da zero ad ottenere una buona qualità.
Inoltre con tutto il gruppo ragioniamo sull’organizzazione, sulla gestione dei corsi tecnici per allenatrici e ginnaste.
C’è tanta collaborazione tra di noi, siamo tutte diverse e credo che ciascuna di noi possa portare una parte importante in quanto abbiamo tutte delle buone competenze. All’inizio ero scettica nel candidarmi, ma ad oggi posso affermare che mi trovo davvero bene: si ragiona da tecniche e credo che sia la cosa più importante per tutte le ginnaste.
In questo periodo di incertezza, che messaggio si sente di mandare al popolo della Ginnastica Ritmica?
Dico che bisogna essere positive, ma soprattutto intelligenti: ciascuna ginnasta ha una parte su cui lavorare meglio. Quindi il mio consiglio è quello di sfruttare il periodo per andare a migliorarsi.
Inoltre è necessario porsi giorno per giorno un obiettivo: non si potrà lavorare sull’esecuzione o con la musica, ma è utile anche riascoltarsi le musiche dei propri esercizi.
Bisogna avere buon senso e lavorare sui propri limiti, così quando si rientra in palestra… si spacca!