Continua il nostro ciclo di interviste volto a dare voce, in questo difficile momento, ai protagonisti del mondo della Ginnastica.
Quest’oggi abbiamo raggiunto il Direttore Tecnico Nazionale della Sezione Salute e Fitness Roberto Carminucci con il quale abbiamo potuto intraprendere un ampio discorso, sia sulla situazione attuale di tecnici e ASD/SSD ma anche sulle possibili idee per la ripresa.
Infine, abbiamo chiesto al DTNSF le sue considerazioni sul lavoro svolto nel settore e una prospettiva dello stesso nel prossimo futuro.
Buonasera Carminucci, vorrei iniziare con il chiederle per lei che valore ha lo Sport in questo momento storico?
“Lo Sport assume un ruolo chiave, anche se lo ha sempre avuto, e forse ce ne accorgiamo meglio adesso. Immagino questo momento come una gara, che vinceremo sicuramente, perché lo sport ci insegna il sacrificio e la determinazione.”
Che consigli possiamo dare a chi si allena a casa?
Innanzitutto, ci tengo a ringraziare i molti colleghi, professionisti dello sport, che hanno realizzato e messo a disposizione sul web moltissime proposte di allenamento. Lo sport, come sempre, si dimostra presente ed indispensabile per una società sana e che pensa al suo futuro.
Mi sento, però, in dovere di dare un piccolo consiglio: non tutti gli esercizi sono giusti per tutti. Talvolta possono essere addirittura dannosi. Perciò, invito tutti a contattare il vostro allenatore o club di fiducia per avere delle solide linee guida. Chi meglio di lui, che vi conoscere a livello motorio, può indirizzarvi?
Aggiungo, infine, che è importante utilizzare la tecnologia inserendo anche delle lezioni in videoconferenza. Ciò permetterebbe al tecnico proporre attività idonee alle vostre esigenze e di correggervi real-time.
Bisogna consolidare il rapporto fiduciario tra ALLIEVO, TECNICO E CLUB, per garantire un’attività sportiva e/o di fitness qualificata.
Quali sono, secondo lei, i fattori necessari per la riapertura degli impianti sportivi?
Credo che possiamo suddividere la questione in tre fattori: psicologico, logistico ed economico.
PSICOLOGICO – Il fattore più rilevante è quello psicologico. In fase di ripartenza dell’attività sarà scontata un po’ di paura iniziale dovuta all’aggregazione nelle palestre. Sarà fondamentale, in questo senso, l’apporto che le società – quindi dirigenti e tecnici – daranno nell’agevolare il rientro degli atleti e il supporto alle famiglie.
LOGISTICO – per far si che tutto il sacrificio fatto fino ad ora non vada perso, lo Stato indicherà, con l’aiuto del CONI della FMSI e delle rispettive Federazioni, le regole che tutti noi dovremmo rispettare all’interno dei nostri impianti per un’attività sportiva in piena sicurezza. Queste norme saranno necessarie per la sicurezza degli atleti e dei tecnici ma limiteranno di molto i flussi di ingresso e il tipo di attività proposta.
ECONOMCO – ogni SSD/ASD dovrà fare i conti con le spesse correnti inderogabili (affitto, tecnici, utenze, ecc.) ma con quote di ingresso ridotte, a questo va aggiunta la necessità di far recuperare le lezioni perse da atleti e frequentatori nel periodo di chiusura. A tutto ciò vanno aggiunte le spese sostenute nei mesi di lock–down e le spese di adeguamento alle nuove norme sanitarie necessarie per la riapertura, esempio disinfettare gli ambienti. Non dimentichiamo che questa emergenza ha messo in crisi il paese e quindi anche le famiglie italiane. Le persone si troveranno in difficolta economiche e dovranno di certo darsi delle priorità.
Quali i consigli che si sente di dare alle ASD/SSD?
È evidente che, da questo momento, potremmo rinascere esclusivamente se ragionando come “sistema Paese” ma per farlo nel migliore dei modi, è opportuno che ognuno di noi si concentri sul proprio settore, solo così saremo davvero incisivi.
Obbiettivo è riportare gradualmente le persone alla “normalità” in una condizione anormale. I nostri Dirigenti e Tecnici dovranno far conto su tutta la loro esperienza e professionalità per trovare strategie utili e vincere questa grande sfida. Essenziale sarà programmare un piano economico/tecnico possibile per rendere stabili le nostre ASD /SSD.
Prenderei in considerazione diversi aspetti per coinvolgere più persone possibili e far ripartire il nostro mondo:
ATTIVITA’ IN PALESRA – organizzare al meglio i flussi di ingresso, ottimizzare e diversificare il piano formativo.
ATTIVITÀ VIA WEB -mantenere le lezioni in videoconferenza, come per altro già molti club fanno, dove è possibile l’interazione tra l’atleta e il tecnico.
COLLABORAZIONI – progetti condivisi tra le ASD/SSD per fronteggiare soprattutto le esigenze economiche. Ruolo fondamentale, di guida, sarà dunque quello dei Dirigenti Societari. A loro spetterà capire a fondo questa necessità e impegnarsi in una leale collaborazione con le realtà vicine.
ATTIVITA’ OUTDOOR – attivare dei corsi all’aperto, quando e dove sia possibile, questo ci consentirà di aumentare il numero e/o la frequenza degli atleti alle attività proposte dai nostri Centri Sportivi.
Uno sguardo invece ai tecnici
Questo momento porterà, senza dubbio, una crisi di occupazione per molti mesi per tutti noi tecnici. Le ragioni sono evidenti. Sopra a tutte, la carenza dell’utenza nelle ASD/SSD che, per altro, esalterà ancor di più le problematiche ataviche del settore sportivo. Sono fermamente convinto che per le nostre ASD/SSD sia auspicabile la creazione di un sistema di welfare per i Tecnici, che comporterebbe sicuramente un amento della efficienza nell’azione sportiva e l’interruzione del dannosissimo e dolorosissimo turnover degli insegnanti. Mi auguro che, appena sia passato questo delicato e doloroso momento di crisi, nasca un confronto sincero dove tutte le istituzioni trovino delle soluzioni condivise nel bene di questo nostro e indispensabile mondo sportivo.
Che ruolo ha la Federazione in questo momento?
Io sono un tecnico e pertanto non mi occupo del lato politico della Federazione ma so per certo che il nostro Presidente è ovviamente impegnato in prima persona, dall’inizio della pandemia, con tutte le istituzioni del Paese per cercare di affrontare al meglio questa crisi. Soprattutto, per il suo ruolo di rappresentare e tutelare fortemente gli interessi di tutto il nostro movimento (ASD/SSD, atleti, tecnici, collaboratori e le famiglie).
Apriamo una finestra sul lavoro svolto sin’ora per la sua sezione, Salute e Fitness
La sezione Salute e fitness in questi anni ha realizzato, una grandissima opera di codificazione di tutte le discipline legate al settore Salute e Fitness.
Abbiamo diviso il settore in 2 macroaree. 3 attività sotto l’area Salute (Aequilibrium, Kid’s Play Moving e Life Long Training) e 4 sotto l’area Fitness (ParkourGym, Energy Fitness Gym, Functional Training e Acrobatica Aerea).
Questo significa che, il nostro Gruppo di Lavoro Nazionale SF, ha scritto le regole di “funzionamento” per noi “norme tecniche” di tali discipline fornendo un enorme contributo al mondo dello sport e del fitness.
Sono stati avviati i corsi di formazione per i tecnici di ogni ordine, fino ad arrivare ai Tecnici Federali/Nazionali (ad oggi ben 500 formati e molti in formazione).
Infine, ulteriore novità è stata quella di istituire i FGI Gymnastics Corner e FGI Gymnastics Corner Aree Verdi – potremmo anche definirli come un “certificato di qualità” – rilasciati dalla Federazione a centri affiliati alla FGI che perseguono gli obiettivi prefissati dal nostro settore.
Progettualità futura del Settore?
Una delle più importanti novità per il futuro è quella di attribuire, insieme ai sindaci, a determinate aree verdi delle città un “attestato sport Green” di FGI Gymnastics Corner area verde. Questo, con l’impegno della Federazione stessa a praticare attività all’aperto in quell’area con l’aiuto delle società federate del territorio.
Il suo sogno per festeggiare la ripresa?
Il mio sogno in assoluto è quello di poter festeggiare la fine di questo difficile momento con una grande festa ai Fori Imperiali, così come avvenne lo scorso anno per i 150 anni della nostra Federazione. Mi immagino tutti i nostri atleti, insieme, uniti in una giornata di gioia realizzata con la collaborazione di tutte le Società del territorio.