Pasquale e Giovanni Carminucci, Riccardo Agabio, Franco Menichelli, Arrigo Carnoli, Orlando Polmonari… sono solo alcuni degli atleti della Nazionale Italiana di Ginnastica artistica che nel 1959 si preparava per le Olimpiadi di Roma 1960.
In uno storico servizio a cura della Rai, riscopriamo com’era la Ginnastica Artistica di quel periodo e soprattutto le misure adottate per far rifiorire la disciplina, fiore all’occhiello dell’Italia fino al 1932 e poi inspiegabilmente indebolitasi.
Il Coni e la Federazione contribuirono alla rinascita della Ginnastica Artistica (all’epoca definita Ginnastica Attrezzistica) mediante l’apertura di nuove palestre e impianti (in particolare quello di Pisa) e l’assunzione di nuovi allenatori, ma specialmente tramite l’istituzione di uno stipendio mensile per i Ginnasti erogato dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: questa misura consentiva dunque agli atleti di dedicarsi a tempo pieno alla preparazione olimpica, prestando comunque servizio all’interno del Corpo.
Misure simili furono adottate anche con riguardo alla ginnastica femminile. Le atlete che contribuirono a portare in alto il nome dell’Italia furono Miranda Cicognani, Rosella Cicognani, Wilma Elena Lagorara e Gabriella Santarelli.
Interessante osservare, come si evince dal video, il modo in cui la ginnastica è mutata negli anni fino a diventare la disciplina che noi tutti oggi conosciamo e amiamo: i differenti punteggi, il modo di svolgere gli esercizi e inserire le difficoltà e le esigenze di composizione, ci fanno rendere effettivamente conto di quanto questo sport sia in continua e radicale evoluzione.
Buona Visione!