Il 2019 ha congedato la ginnastica artistica d’Italia con un bilancio più che positivo e adesso è tempo di guardare avanti, verso l’anno più importante del quadriennio, il 2020. I risultati ottenuti quest’anno dalla nostra nazionale, sia maschile che femminile sono stati esaltanti e hanno messo in risalto un lavoro che viene portato avanti dietro le quinte, dietro le porte chiuse delle palestre non da mesi ma da anni.
I SUCCESSI- All’ombra del Vesuvio le Universiadi dell’artistica hanno dimostrato che la ginnastica è uno sport che in Italia riempie i palazzetti, ruba il cuore del pubblico e… Porta a casa tante medaglie! Agli Europei di Stettino Alice D’Amato ha portato a casa un importante bronzo europeo alle parallele, oltre che un quarto posto nel concorso generale e Marco Lodadio ha aperto la sua florida incetta di medaglie agli anelli conquistando l’argento europeo prima e, pochi mesi più tardi agli European Games di Minsk, anche l’oro! Lara Mori e Vanessa Ferrari hanno dato battaglia nelle tappe di Coppa del Mondo, battaglia tutt’altro che conclusa poiché entrambe sono seconde a parimerito nella classifica del corpo libero. Il meglio, però, arriva con l’ultimo e più importante appuntamento internazionale della stagione: i mondiali di Stoccarda.
Le Fate fanno la storia ottenendo uno storico bronzo mondiale di squadra, medaglia mondiale che alla squadra italiana femminile mancava da 69 anni. Marco Lodadio mette le mani anche sull’argento mondiale e il suo secondo posto gli assicura un pass nominale per le Olimpiadi di Tokyo.
NON TUTTO È PERDUTO- La squadra maschile, invece, manca la qualificazione olimpica di un’inezia, ma c’è ma! Un grande nodo da sciogliere nel nuovo anno sarà proprio la squalifica dalle competizioni internazionali della squadra Russa. Stando a quanto ha stabilito il WADA, agenzia mondiale antidoping, la squadra russa è esclusa dalle competizioni mondiali, olimpiadi comprese. Gli atleti che risulteranno “puliti” avranno la possibilità di gareggiare sotto la bandiera neutrale, tuttavia ad oggi ci sono ancora troppe incertezze da definire. Su che base si definirà la qualificazione degli atleti russi? La loro è stata una qualificazione di squadra, non a titolo individuale e dunque chi di loro potrà partecipare alle Olimpiadi e su che base verrà presa questa decisone? Non sono mancati gli interventi e le polemiche per questa situazione da parte di atleti, tecnici e rappresentanti della Federazione Russa ma ad oggi non sono ancora trascorsi i 21 giorni entro i quali l’ente antidoping russo potrà fare ricorso all’agenzia mondiale antidoping, dunque ogni ipotesi resta una plausibile possibilità.
E se questa severa decisione punirà duramente tutti gli atleti della Russia proprio come stabilito dal WADA, il mondo di possibilità che si apre per la nostra nazione è quasi un sogno ad occhi aperti. Per la squadra maschile d’Italia, prima squadra esclusa dalle Olimpiadi, l’assenza della Russia avrebbe come risultato la qualificazione olimpica. Per la ginnastica femminile l’assenza della squadra russa significherebbe un ostacolo in meno alla difficilissima corsa al podio olimpica. Si tratta in entrambi i casi di possibilità, di sogni ad occhi aperti che, salutando un 2019 così ricco di emozioni, viene naturale fare anche se la realtà è sicuramente cosa ben diversa.
WORLD CUP E PASS OLIMPICI- Di concreto, invece, l’inizio di questo 2020 porterà l’Italia femminile alla rincorsa di ben due pass Olimpici. Il circuito di World Cup per attrezzo in cui sono impegnate Vanessa Ferrari e Lara Mori vede proprio le due azzurre in lizza per la contesa del pass. Al primo posto nella classifica del corpo libero c’è l’americana Jade Carey, che però dovrebbe ottenere la qualificazione al volteggio e se così fosse il pass verrebbe riassegnato a chi segue nella classifica, posizione per adesso occupata in parimerito dalle due azzurre. La Federazione Internazionale di Ginnastica ha poi stabilito che le nazioni che hanno già guadagnato il pass Olimpico per Tokyo potranno partecipare al circuito di World Cup All-Around al termine del quale verranno assegnati tre pass extra alle prime tre nazioni classificate. Tali pass non saranno nominali, ma spetterà alla federazione delle tre nazioni vincitrici decidere a che atleta assegnarli, in modo tale da dare la possibilità a un’altra (o un altro) atleta della nazione di partecipare alle olimpiadi senza, però, fare parte della squadra e dunque a titolo individuale. Le World Cup All-Around saranno in tutto quattro l’American Cup, la Stuttgart Pokal, il Grand Prix di Birmingam e la Japan Cup e avranno lo svolgimento di una gara All-Around, al termine della quale in base alla posizione in classifica verranno assegnati dei punteggi. Al termine delle quattro gare la somma di tutti i punteggi premierà le prime tre nazioni che avranno ottenuto il numero maggiore di punti con i tre pass extra. A competere saranno tredici ginnaste e dieci ginnasti (una e uno per ogni nazione più una wild card del paese ospitante la coppa del mondo, che sarà, però, fuori dalla competizione). I ginnasti schierati gareggeranno a titolo nazionale e potranno essere gli stessi o cambiare nelle varie World Cup.
Ad oggi il terzo posto mondiale dell’Italia femminile le garantisce la partecipazione alle World Cup All-Around e il direttore tecnico Enrico Casella ha già dichiarato che a partecipare saranno sicuramente a rotazione e in base allo stato di forma le nostre Fate Elisa Iorio, Asia D’Amato, Alice D’Amato e Giorgia Villa. Sarà un’impresa dura, vista la presenza di candidate molto agguerrite ma tutto è da vedere!
Tra pass Olimpici ancora da decidere in un lungo avvio di stagione pre-olimpico e le olimpiadi estive tutte da vivere, non ci resta che aspettare e vedere cosa ha in serbo per noi questo lungo e intenso 2020!