Sarà stata la fama del dopo-olimpiadi, saranno stati gli avvenimenti che hanno coinvolto la Federazione americana negli ultimi mesi, saranno stati i calcoli renali di cui ha sofferto qualche giorno fa proprio a Doha, ma quella Simone Biles che ci aveva abituato a una perfezione non umana, oggi è stata più avvicinabile del solito. Al secondo posto Mae Murakami (JPN) e al terzo Morgan Hurd (USA). L’italiana Lara Mori conclude la gara al ventiduesimo posto.
Per capire, in qualifica il distacco tra Biles (prima) e Hurd (seconda) era di 4,5 punti, quello tra la Hurd e Axelle Klinkhaert (ventriquattresima e ultima qualificata) era di 4,391. Oggi il distacco tra la prima e la seconda era di 1,693.
La pluricampionessa olimpica inizia la gara in modo un po’ inaspettato: cade infatti dal salto che porta il suo nome, un cheng con due avvitamenti e che l’altroieri, nella gara a squadre, aveva lasciato da parte per un “banale” cheng con un avvitamento e mezzo, proprio per non rischiare troppo. Si riprende poi a parallele, non certamente il suo attrezzo, ma che con il nuovo allenatore ha saputo migliorare. A trave cade dal salto avanti avvitato, recupera un po’ l’esercizio ma con qualche altra sbavatura e il corpo libero non è proprio spaziale come al solito, dove esce di pedana alla prima diagonale, ma questo è abbastanza per portarla al primo posto con 15.000.
La campionessa mondiale 2017 Morgan Hurd conclude una gara altalenante. Per lei una parallela pulita, verticali ben tenute e uno tzukahara d’uscita stoppato; alla trave cade e compie un ampio sbilanciamento che vale come una caduta (12.333); si rialza al corpo libero, dove esegue un ottimo esercizio con tutte le diagonali ben stoppate. Questo però non le permette di andare davanti alla giapponese Murakami.
Da segnalare la gara di Nina Derwael (BEL) e dell’attuale campionessa europea in carica Melanie Dos Santos (FRA). La belga prende 15.100 alle parallele, il suo attrezza di punta che fino alla terza rotazione le permette di stare al secondo posto, purtroppo paga un corpo libero con una nota di difficoltà bassa (ha solo due diagonali) ma grazie alla buona esecuzione passa davanti ad Angelina Melnikova (RUS) per 0,001. La francese Dos Santos invece conclude una gara per lo più pulita, con punte al corpo libero e alla trave, ma non va oltre il sesto posto.
Lara Mori paga una caduta trave, dal salto costale, mentre sugli altri tre attrezzi fa una gara tutto sommato pulita. Conclude ventiduesima con 51.532.